L’ antico borgo dei pellegrini

Era il 1596 quando le maggiori autorità dell’Urbe, riunite in Campidoglio, deliberarono di scorporare la Città Leonina, fino ad allora parte del rione Ponte, e farne il quattordicesimo rione di Roma. In epoca romana la zona era occupata da ville con giardini e orti. In quegli orti, tra l’attuale sagrestia di San Pietro e la fontana a sinistra della piazza, Caligola realizzò il suo circo. Successivamente, Nerone completò e ampliò la costruzione collegandola con l’altra sponda del fiume mediante il ponte Trionfale (sostituito oggi da ponte Vittorio), i cui resti affiorano ancora oggi quando il Tevere è in magra. Con il Cristianesimo la zona divenne centro di religiosità: Costantino costruì la prima basilica di San Pietro per accogliervi il sepolcro dell’Apostolo e da subito la basilica divenne il luogo più venerato e visitato dai pellegrini di tutta Europa. Questi erano soliti accamparsi nei dintorni della chiesa e un po’ per volta, tra VII e VIII secolo, cominciarono a sorgere centri di carità e ospizi ‘nazionali’, detti “scholae”: la prima fu la Schola Saxonum per i britanni, oggi chiesa di Santo Spirito. Poi, a seguire, tutte le altre: la Schola Frisonum (chiesa di San Magno) per gli olandesi, la Schola Francorum (San Salvatore de Terrione) per i francesi. Gli ospizi, ampliandosi, divennero vere e proprie ‘colonie’ di stranieri e il termine germanico ‘Burg’ (=centro abitato) restò come appellativo del rione che si chiamò Borgo.