-
Pasta e Broccoli “di Magro” d’Arzilla
La pasta con i broccoli è la minestra più celebrata dai buongustai romani; questa ne è la versione più ricercata, fatta con l’aggiunta del brodo dell’arzilla, cioè la razza. In un soffritto di…
-
Bigne’ di San Giuseppe
Sarebbe un peccato mangiarli solo per la festa di S. Giuseppe, il 19 Marzo. Scaldato in un pentolino un bicchiere d’acqua, burro e sale, viene versata la farina e lasciato cuocere il tutto.…
-
Coda alla Vaccinara
La coda è un piatto nobile, anche se figlio della cucina povera. Una coda di bue va cotta in un soffritto di guanciale e olio, su cui viene versata cipolla, aglio, chiodi di…
-
Fagioli con le Cotiche
Il fagiolo, detto anche “carne dei poveri” proveniva secondo Apuleio dall’isola di Fasello, nei dintorni dell’Olimpo. Le sue origini, già divine, vengono ancorpiù nobilitate dalle cotenne, da un po’ di grasso e osso…
-
Abbacchio alla Cacciatora
Scrive Ada Boni “La cucina romana ha delle ricette veramente caratteristiche tali da conferire all’abbacchio il massimo gusto e tra queste ricette il primo posto viene occupato dall’abbacchio alla cacciatora”, qui servito aromatizzato…
-
Baccala’ al guazzetto
Anche questa è un’antica ricetta della Roma papalina: il baccalà viene tagliato in pezzi e cotto nell’olio con qualche cipollina, uno spicchio d’aglio tritato, pomodoro, prezzemolo tritato, pinoli e sultanina.
-
Carciofo alla Giudia
Il carciofo alla giudia, onora la tradizione ebraica della cucina romana. Sbattuti a mano perché si aprano le foglie, vengono salati, impepati e fritti in abbondante olio bollente. Le foglie vengono rese croccanti…
-
Bocconotti di Ricotta
Nel periodo di carnevale veniva preparato questo dolce composto da ricotta, zucchero, cannella, frutti canditi e pasta frolla.
-
Cazzimperio
Scive il Belli “co sale e pepe e quattro gocce d’ojo poderessimo facce er cazzimperio”. È questo il pinzimonio romanesco, che risale alle origini della rustica tavola romanesca: sale, olio extravergine di prima…
-
Trippa alla Romana
“Er monno è una trippetta, e l’omo è un gatto che ie tocca aspettà la su porzione”, scriveva Gioacchino Belli che decantava le delizie della trippa alla romana. Un tempo la trippa era…