Piazza Navona
Il friggitore delle Cinque Lune, che vendeva cinque pezzetti un soldo (polenta e broccoli fritti), e le palle di indivia cotta ad un soldo l’una. Il venditore mattutino delle bombe fritte « Fate colazione! Sono al burrrro! ». Il castagnacciaro, con la tiella di rame ed il berretto di pelo alla fiorentina. Il venditore serale dei « Sò bollenti! Pan di ramarinò ». L’altro: « Ih, le coppiette! ». Il cartolaro: « Carta e buste doppie! Chi vuole fogli, o buste! Dieci fogli un soldo, dieci buste un soldo! ». Quello degli straccaganasse. Il fusajaro, ed il bruscolinaro, ad un soldo il cartoccio. La caldarostara all’angolo di Via Sant’Agnese, con 25 caldaroste un soldo. Il « Passetto », e la sua famosa porzione di fettuccine al sugo, burro e formaggio, che costava mezza lira, e bastava per cinque persone. I maritozzi del Forno Giobbe, fumanti e profumati, a due soldi. La pizza calda, con la ricotta fresca, che allora costava due soldi la libbra; un negozio di vino, che vendeva quello rosso vero toscano, (per famiglia) ad una lira il fiasco. Il negozio faceva affari d’oro; da Strenna dei Romanisti, 1940