Campo de Fiori

Tra via dei Giubbonari e piazza della Cancelleria, ai confini dei rioni Parione e Regola, troviamo Campo de’ Fiori, piazza che deve la sua fama all’episodio che vide il filosofo Giordano Bruno arso sul rogo dall’Inquisizione cattolica per l’accusa di eresia il 17 febbraio del 1600 d.C. L’esecuzione è oggi ricordata da una statua eretta nel 1889 d.C. e posta nel centro della piazza su iniziativa del poeta Pietro Cossa ed opera dello scultore Ettore Ferrari. La toponomastica del luogo è probabilmente da attribuirsi all’aspetto di totale abbandono che la piazza, invasa da piante e fiori, mostrava nel XV secolo. Qualcuno propone anche di far risalire il nome al fatto che una delle amanti dell’Imperatore Pompeo, Flora, avrebbe vissuto in quest’area.

Oggi Campo dei Fiori, lontano dai più consueti itinerari turistici, rappresenta uno dei luoghi dove Roma manifesta con maggior trasparenza il suo carattere più autentico dalla prima mattina con il mercato all’aperto, fino a notte inoltrata con l’intrattenimento offerto dai bar, ristoranti e trattorie della zona.

Fateci caso, Campo de’ Fiori è anche l’unica piazza nel centro storico di Roma dove non è presente una chiesa…