Passatella

Analisi lessicologiche

Rispetto al Romanesco di metà Novecento, si nota una abnorme abbondanza di termini che iniziano con la s, e in particolare con la s impura (più di una su 4). Se non c’è stato un forte effetto di selezione delle parole immesse nell’elenco , potrebbe essere un utile indizio estetico o stilistico .

Le statistiche della prima lettera (ricavate dai dizionari di alcune lingue, NdR) sono completamente differenti dalle statistiche generali delle lettere: per queste ultime, in Italiano, le più probabili sono, nell’ordine, E, A, I, O, N, L, R, T, S.

- Romanesco Italiano Latino Inglese Tedesco
A 0.1256 0.0776 0.0914 0.0398 0.0832
B 0.0608 0.0411 0.0111 0.0543 0.0572
C 0.1223 0.1109 0.0987 0.0887 0.0052
D 0.0157 0.0534 0.0538 0.0552 0.0355
E 0.0059 0.0324 0.0612 0.0335 0.0537
F 0.0412 0.0420 0.0479 0.0489 0.0425
G 0.0294 0.0351 0.0162 0.0362 0.0503
H 0.0018 0.0192 0.0398 0.0555
I 0.0536 0.0634 0.0921 0.0362 0.0139
J 0.0009 0.0000 0.0072 0.0069
K 0.0014 0.0000 0.0090 0.0633
L 0.0118 0.0292 0.0332 0.0389 0.0355
M 0.0576 0.0657 0.0457 0.0434 0.0433
N 0.0183 0.0173 0.0236 0.0190 0.0286
O 0.0085 0.0237 0.0295 0.0253 0.0130
P 0.0837 0.0926 0.1179 0.0769 0.0477
Q 0.0046 0.0078 0.0184 0.0063 0.0043
R 0.0412 0.0652 0.0450 0.0606 0.0425
S 0.2466 0.1273 0.0892 0.1357 0.1282
T 0.0419 0.0570 0.0494 0.0597 0.0312
U 0.0007 0.0132 0.0125 0.0253 0.0399
V 0.0118 0.0338 0.0427 0.0154 0.0494
W 0.0000 0.0000 0.0371 0.0364
X 0.0018 0.0007 0.0009 0.0009
Y 0.0005 0.0000 0.0045 0.0009
Z 0.0190 0.0050 0.0007 0.0018 0.0312

Per calcolare quantitativamente la somiglianza per questo aspetto tra le lingue, calcoliamo la matrice di correlazione, che deriviamo da una tabella dove sono messi insieme i caratteri omofoni per le varie lingue (I e Y, U e W per l’Inglese, e così via).

Ed ecco la matrice di correlazione ottenuta:

- Romanesco Italiano Latino Inglese Tedesco
Romanesco 1 0.874 0.654 0.789 0.768
Italiano 0.874 1 0.850 0.825 0.617
Latino 0.654 0.850 1 0.587 0.426
Inglese 0.789 0.825 0.587 1 0.641
Tedesco 0.768 0.617 0.426 0.641 1

Almeno da questa analisi, il Romanesco è abbastanza vicino all’Italiano, e tutte le correlazioni sono più o meno quello che ci si potrebbe aspettare. L’unica anomalia è la correlazione col Tedesco, la più alta che questa lingua ha con le altre (anche con l’Inglese che è dello stesso gruppo linguistico). Effetto dei Lanzichenecchi o dei numerosissimi visitatori di lingua tedesca?

Un altro aspetto interessante è il gran numero di lemmi che in modo diretto o figurato fanno riferimento al malmenare. In ordine alfabetico, guardando solo la lettera A, abbiamo Abbottà, Abbuscà, Acciaccà, Acconcià, Accoppà, Accroccà, Addobbà, Allungà, Ammaì, Ammazzà, Arifilà, Attrippà.

I romani sono violenti' No, ma il linguaggio lo è indubbiamente (o meglio, lo era).

Stranamente, con la ricchezza di termini usati per indicare l'uso delle percosse, il Romanesco disdegna i termini italiani (picchiare, malmenare, bastonare,…), completamente estranei al dialetto: usati in una discussione avrebbero solo un effetto comico.

Questo lessico È qui presentata una lista di parole ed espressioni che erano per lo più in uso a Roma 50 anni fa. Ora parecchie di queste sono o quasi scomparse o di scarso utilizzo. La lista è basata sui miei ricordi e su quelli di alcuni amici. La mia esperienza diretta riguarda per lo più le borgate della periferia. Nella lista delle parole sono esclusi i lemmi molto vicini all'italiano. In essa per ogni vocabolo è data una indicazione dell'uso nel tempo (la divisione tra le varie classi è, ovviamente, un po' fuzzy).

Seguono una lista di espressioni idiomatiche e una di insulti e parolacce. Queste due sono molto parziali. All'ultima lista ho fatto seguire due famose poesie di Giuseppe Gioacchino Belli, dove sono elencati i vari modi del Romanesco del tempo (ma ancora oggi ampiamente usati) per indicare gli organi sessuali.

Dei verbi è in genere dato l'infinito, a volte è dato il participio passato, se è questa la forma verbale più usata, e a volte sono dati entrambi, se al participio passato ha un significato diverso che nelle altre forme verbali. Nel caso in cui la forma riflessiva è la più usata, si è data questa soltanto, se la forma riflessiva ha un significato diverso da quella normale, sono date entrambe. Continua…. Continua…